Il 18 giugno 2017 è arrivato il tanto atteso e definitivo Sì dell’Aula della Camera al disegno di legge sul contrasto del cyberbullismo.
Il testo è stato approvato a Montecitorio all’unanimità: 432 favorevoli ed una sola astensione. Il provvedimento è stato varato dopo quattro passaggi parlamentari.
Secondo il testo il minore (anche senza che il genitore lo sappia) potrà chiedere direttamente al gestore del sito l’oscuramento o la rimozione dell’aggressione on line. Nel caso in cui il gestore ignori l’allarme, la vittima, stavolta con il genitore informato, potrà rivolgersi al Garante per la Privacy che entro 48 ore dovrà intervenire.
Il disegno di legge istituisce un Tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio con il compito di coordinare i vari interventi e di mettere a punto un Piano integrato contro il bullismo via web.
Stabilita anche la “procedura di ammonimento” come nella legge anti-stalking: il “bullo” over 14 sarà convocato dal Questore insieme a mamma o papà e gli effetti dell’”ammonimento” cesseranno solo una volta maggiorenne.
Importante anche il ruolo di ogni scuola, che dovrà individuare tra i prof. un addetto al contrasto e alla prevenzione del “cyberbullismo” che potrà avvalersi della collaborazione delle Forze di polizia.
“Il cyberbullismo è un tema serissimo. Ritengo per questo molto importante l’approvazione di una legge specifica per il contrasto di questo fenomeno affinché la legge trovi immediatamente piena attuazione”, ha detto la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, commentando l’ok definitivo al disegno di legge. Ha anche affernato che il Miur è già al lavoro affinché la legge trovi immediatamente piena attuazione.
Nei giorni scorsi infatti – spiega Fedeli in una nota – il ministero «ha già riunito la Conferenza dei coordinatori regionali degli Uffici scolastici sul bullismo per attivare immediatamente la ricognizione delle docenti e dei docenti di ogni scuola, così come richiesto dalla legge appena approvata.
I referenti coordineranno le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, anche in collaborazione con Forze di polizia, associazioni e centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.
fonte: orizzontescuola.it
Noi di Atena siamo in prima linea per il benessere e la qualità di vita dei nostri giovani e vogliamo ricordarvi che anche le forze dell’ordine, in questo caso la Polizia di stato, ci aiuta e ci affianca in questa lotta, grazie all’applicazione YOUPOL, che consente di inviare segnalazioni alla sala operativa delle questure, anche in forma anonima, se si è testimoni o si è venuti a conoscenza di episodi di bullismo, cyberbullismo o di traffico di stupefacenti.
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