Una prima constatazione incoraggiante è che dell’emergenza educativa siamo tutti diventati maggiormente consapevoli. Per ciò stesso cresce la preoccupazione e anche la volontà di reagire a una situazione di questo genere. Aumentano, in concreto, la domanda di un’educazione autentica e il bisogno e la richiesta di educatori che siano davvero tali. E’ una richiesta assai presente tra i genitori, nel duplice senso di poter trovare veri educatori per i propri figli, e di essere essi stessi aiutati e consigliati in modo da poter adempiere meglio il proprio compito educativo.
Educare in famiglia è oggi un’arte davvero difficile. Molto genitori soffrono, infatti, un senso di solitudine, di inadeguatezza e, addirittura, d’impotenza. Si tratta di un isolamento anzitutto sociale, perché la società privilegia gli individui e non considera la famiglia come sua cellula fondamentale.
Se è vero che la famiglia non è la sola agenzia educatrice, soprattutto nei confronti dei figli adolescenti, si deve ribadire con chiarezza che c’è un’impronta che essa sola può dare e che rimane nel tempo.

Almeno in maniera implicita la domanda di educazione è fortemente presente anche nei ragazzi, negli adolescenti e negli stessi giovani, che non vogliono essere lasciati soli di fronte alle sfide della vita: lo sa per esperienza chi è disponibile a dedicare loro il proprio tempo, il proprio ascolto, la propria attenzione. In forme diverse una richiesta simile sale dall’ intero società, che avverte con crescente disagio le difficoltà e le deviazioni che rendono faticoso il cammino delle nuove generazioni e teme siano messe in pericolo le basi stesse della convivenza. In particolare, oltre ai responsabili politici, coloro che hanno responsabilità di conduzione di imprese sembrano ben consapevoli che il futuro del nostro paese dipende in misura decisiva dalla qualità complessiva – e non solo dalla preparazione tecnica – del suo cosiddetto “capitale umano”.

Ciò richiede il coinvolgimento non solo dei genitori e degli insegnanti, ma anche dei politici, degli imprenditori, degli artisti, degli sportivi, degli esperti della comunicazione e dello spettacolo. La società nella sua globalità, infatti, costituisce un ambiente vitale dal forte impatto educativo; essa veicola una serie di riferimenti fondamentali che condizionano in bene o in male la formazione dell’identità, incidendo profondamente sulla mentalità e sulle scelte di ciascuno.Favorendo condizioni e stili di vita sani e rispettosi dei valori, è possibile promuovere lo sviluppo integrale della persona, educare all’accoglienza dell’altro e al discernimento della verità, alla solidarietà e al senso della festa, alla sobrietà e alla custodia del creato, alla mondialità e alla pace, alla legalità, alla responsabilità etica nell’economia e all’uso saggio delle tecnologie.
Inoltre, i vari ambienti di vita e di relazione – non ultimi quelli del divertimento, del tempo libero e del turismo – esercitano un’influenza talvolta maggiore di quella dei luoghi tradizionali, come la famiglia e la scuola. Essi offrono perciò preziose opportunità perché non manchi, in tutti gli spazi sociali, una proposta educativa integrale.
L’impresa educativa richiede un’alleanza fra i diversi soggetti che abbiano come mission la prevenzione. Perciò è importante aiutare le famiglie a interagire con i media in modo corretto e costruttivo, e mostrare alle giovani generazioni la bellezza delle relazioni umane.
I giovani hanno bisogno di modelli da stimare come tali e ai quali fare riferimento; gli adulti, qualsiasi ruolo essi rivestano, hanno quindi una grandissima responsabilità educativa che va oltre il momento contingente della specifica funzione, condizionano sia il presente che il futuro delle giovani generazioni con il loro imprinting.
Da questa analisi risulta evidente che c’è necessità di formazione anche per gli adulti che possano riflettere e confrontarsi sul proprio ruolo, abbandonando la presunzione di essere sempre all’altezza delle situazioni. La tradizione anglosassone del Life-long learning si presenta come un elemento unitario ed unificante, che cambia la prospettiva formativa dell’individuo e della società.
Life-long learning rimane comunque una nuova concezione della formazione che diventa accattivante e commisurata alle esigenze della persona, si tratta di comunicare ed ascoltare le necessità dell’individuo per migliorare complessivamente la sua vita. Il dato straordinario della rivoluzione attuata dal Life-long learning è la contaminazione tra le conoscenze acquisite attraverso la formazione e quelle derivanti dell’esperienza di vita quotidiana. Il Life-long learning ha una sua estensione ed una naturale conclusione rappresentata dal “Lifewide learning” (istruzione e formazione che abbracciano tutti gli aspetti della vita), che tiene conto della consapevolezza della responsabilità educativa verso se stessi e verso gli altri, a maggior ragione verso i giovani che esprimono, con gli atteggiamenti più vari, il loro disagio.