“La vita è bella… Senza dipendenze patologiche. Comprendere per prevenire!”
è il titolo del riuscitissimo Convegno, organizzato il 29 novembre scorso, presso il TNT Teatro Nuovo Treviglio, dalla delegazione locale di Atena, Associazione Genitori contro le dipendenze.
L’evento, dall’elevato valore didattico e scientifico, è stato patrocinato dai Carabinieri, dalla Polizia di Stato, dal Comune di Treviglio, da ATS e ASST della Regione Lombardia, dalla Croce Rossa Italiana, dall’AGA (Associazione Genitori Antidroga) dagli Istituti scolastici di Treviglio Salesiani, Cantoni, Simone Weil, Oberdan, PFS Polo Formativo Scolastico e sostenuto da Mc Donald’s e Garage-Servizi DOC per l’Auto.
Le brillanti, e prima ancora coinvolgenti, relazioni sono state esposte dal Dottor Ettore Zuccato (Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS) che ha affrontato il tema del “Consumo di sostanze stupefacenti nella Bassa Bergamasca negli ultimi 10 anni”. E’ seguita poi la relazione vivace e appassionata de Prof. Francesco Rovetto (Psichiatra Docente Università Sigmund Freud Vienna) su “Il circolo vizioso della droga ed il giovane alla ricerca di una propria identità”. Altrettanto coinvolgente è stato il Prof. Giovanni Pieretti (Ordinario Dipartimento di Sociologia dell’ambiente e del territorio Università di Bologna)con il tema “Dalla ricerca di follow-up alla prevenzione sul territorio”. Il Dottor Enrico Coppola, Presidente dell’AGA di Pontirolo, ho proposto in conclusione il tema sul “Una risposta sul territorio”, attingendo all’esperienza concreta maturata sul campo da anni di militanza attiva della generosa associazione.
Inseriamo alcuni passaggi significativi del Prof. Rovetto di grande importanza per il ruolo formativo che rivestono:
“LA DROGA, TRAPPOLA BEN CONGEGNATA, gratificante, rapidissima nei suoi effetti, incapace di saziare, ti gratifica se la usi, ti punisce se la abbandoni… E NON SOLO assopisce conflitti interiori, ma poi li aumenta sempre più, Induce rapide sensazioni e toglie la capacità di gioire delle piccole gratificazioni, induce novità, e ti mette “a ruota”.
Ti da la illusione di trasgredire e ti rende terribilmente conformista, ti da la illusione di ribellarti ai genitori, e stai con loro fino a 50 anni, ti fornisce un gruppo di riferimento, che aumenta la tua reale solitudine, ti calma l’ansia, la depressione ed i dolori, che lei stessa ti ha procurato, ti procura un facile successo sul piano sessuale, ti priva di ogni reale affettività, pezzi di carne che si incontrano, le anime sono impegnate altrove.
Le «droghe di accesso» non sono solamente hashish o cocaina, sono anche il progressivo disimpegno scolastico, il fumo di sigarette, l’alcol e l’inversione del ritmo sonno veglia.
Ma quale la causa e quale l’effetto? La famiglia ed i suoi stili educativi riveste un ruolo centrale nella prevenzione delle dipendenze patologiche.
Ancora più rilevante, in epoca adolescenziale l’esempio e la «cultura» che caratterizza il gruppo dei coetanei.
La transizione tra l’infanzia e l’adolescenza è caratterizzata da importanti cambiamenti biologici, cognitivi, emotivi e sociali.
L’adolescenza rappresenta il periodo dello sviluppo associato alla ricerca di comportamenti a rischio e all’esperienza di abuso di sostanze.
Non è quindi insensato cercare di approfondire questo ambito della prevenzione e del trattamento precoce delle dipendenze da sostanze illustrando i programmi che hanno dimostrato efficacia, efficienza e replicabilità.”
“Finalità dell’appuntamento, aperto al pubblico di adulti e ragazzi, è perfettamente in sintonia con gli scopi del nostro sodalizio, che da tempo persegue un’azione formativa capace di promuovere una coscienza diffusa contro le tossicodipendenze, l’abuso dell’alcool, la ludopatia e il bullismo nei giovani”, ha ribadito la Presidente di Atena Bergamo, Ambra Finazzi, esprimendo vivo apprezzamento per questa nuova iniziativa trevigliese e compiacendosi con la Dottoressa Martina Di Rubbo, Presidente della delegazione Trevigliese, infaticabile animatrice di un lungimirante percorso dalle profonde valenze etico-sociali.
“La favorevole risposta del pubblico a questo bellissimo convegno, con la partecipazione di oltre trecentocinquanta studenti e docenti, (quanti poteva contenerne il teatro, anche se gli iscritti al convegno erano più di 500), non meno di quella altrettanto positiva al precedente evento, promosso sempre da Atene delegazione di Treviglio il 26 ottobre scorso, con “La vita è bella… Alchol free, drugs free”, è la chiara conferma che nella comunità civile più sana e propositiva è avvertita l’esigenza di approfondire le tematiche troppo spesso sottostimate e di individuare strategie idonee all’adeguato contrasto dei tragici fenomeni, oltre che alla formazione di una sensibilità e di una coscienza civile ormai non più procrastinabili” ha sottolineato Martina di Rubbo, ringraziando quanti si sono attivati per il pieno successo dell’evento.